Padula, Convento di San Francesco. “i su_bburc- i sepolcri”.
Sepolcri? Ma Gesù non è ancora morto!
Gli altari che vengono preparati il giovedì Santo sono comunemente, ma erroneamente, chiamati “sepolcri”. La loro definizione corretta è un’altra: sono gli altari della reposizione, ovvero i luoghi in cui viene riposta e conservata l’Eucaristia al termine della Messa vespertina del Giovedì Santo, la Messa in Cena Domini.
La liturgia cattolica prevede che l’altare della reposizione non coincida con l’altare dov’è di consueto custodito il Santissimo Sacramento. È inoltre tradizione che nelle chiese l’altare della reposizione sia addobbato in modo solenne, con composizioni floreali o altri simboli. L’altare rimane allestito fino a tutto il Venerdì santo.
Tra la tarda serata del giovedì e la mattina del venerdì in molte chiese parrocchiali, oratori, cappelle, chiese, gli altari della reposizione vengono allestiti. Abbiamo così la possibilità di ammirare il frutto della sponetaneità di tanta fede popolare che ancora anima il nostro paese. E ricordiamoci che non è un sepolcro dove viene adagiato un morto. È il luogo dove viene custodito il Signore della Vita, Colui che con il suo esempio è il suo sacrificio ha insegnato a tutti noi ad amare “fino in fondo”.
Buon Triduo Santo a tutti e buona preghiera.
Testo a cura di Padre Antonio Basso.